CASERTA - Il I ciclo del Cineforum si chiude con ‘Father and Son’, il dramma familiare giapponese premiato a Cannes. Martedì 17 giugno 2014 alle 18 e alle 21 in via Borsellino a Caserta. Sarà ‘Father and Son’ a chiudere martedì 17 giugno, con la doppia proiezione delle ore 18 e delle ore 21, la stagione in sala del cineforum targato Duel Village e Caserta Film Lab.
L’appuntamento con il cinema d’essai riprenderà il 25 giugno sotto le stelle. In attesa del cartellone estivo, i riflettori sono puntati su questo dramma familiare magistralmente diretto da Hirokazu Kore-Eda, già premio della Giuria a Cannes e miglior film all’Asia Pacific Film Festival. La storia, ambientata in Giappone, è quella di due famiglie, molto diverse e distanti tra loro, ma accomunate da un episodio che le costringerà a frequentarsi, imponendo loro una riflessione attenta sul significato di paternità e costringendo lo spettatore a interrogarsi sui legami di sangue e sugli affetti. Complice un errore commesso dall’ospedale sei anni prima, che ha involontariamente scambiato i neonati, le due coppie scoprono di aver cresciuto ciascuna il figlio dell’altra. Da qui una serie di incontri per decidere se tenere il bambino accudito per sei anni o riprendersi il figlio naturale. Con grande lucidità e senza mai cadere nella trappola del melodramma, il regista realizza una pellicola emotivamente complessa destinata a lasciare il segno.
LA TRAMA
Nonomiya Ryota (interpretato dal cantante pop Masaharu Fukuyama) è un professionista di successo, un uomo che lavora sodo ed è abituato a vincere. Un giorno, lui e la moglie Midori ricevono una chiamata dall'ospedale di provincia dove sei anni prima è nato loro figlio, Keita, e vengono a sapere che sono stati vittima di uno scambio di neonati. Il piccolo Keita è in realtà il figlio biologico di un'altra coppia, che sta crescendo il loro vero figlio, insieme a due fratellini, in condizioni sociali più disagiate e con uno stile di vita molto differente. Ryota si trova di fronte alla necessità di una decisione terribile: scegliere il figlio naturale o il bambino che ha cresciuto e amato per sei anni?
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