CASERTA - Il 18 aprile 2014, ore 21, Le 95 Tesi, tratto dai testi di John Osborne, Roland H. Bainton, Luther Blissett. Una produzione Teatro In Fabula, con Raffaele Ausiello, Eduardo Di Pietro, Alessandro Errico, Stefano Ferraro, Antonio Piccolo, progetto e regia Giuseppe Cerrone e Antonio Piccolo, per SCIAPO’ Rassegna di teatro a cappello. Ingresso libero, uscita a cappello.
AUTORITRATTO
Salve. Sono Martino Lutero.
Non sono mite come Erasmo.
Soffro di stitichezza.
Sono pallido e sudo come i maiali.
Leggo le scritture e le interpreto.
Sarò il protagonista di uno spettacolo sul potere.
Sarò il cantore di una cronaca politica.
Ho scelto l’azione dopo aver tentato la contemplazione.
Sono cose che capitano.
Chiedo asilo e conforto ai tedeschi per disarcionare il papa.
Parlo come un santo e agisco come un ribelle.
Sono specializzato in assalti frontali.
Il mio fucile è il Nuovo testamento.
Dio chiama senza preavviso e anche Satana. Non esiste mediazione.
Ho preso moglie perché il clero è un’invenzione romana.
Ho fatto figli perché il celibato è un’ingiustizia senza rimedio.
Gioco ma dico cose serie. Cose di valore, perfino nel 2013.
Dio è morto, ma non la preghiera!
Nietzsche ha scritto: “ascolta cosa dice la mezzanotte profonda”.
John Coltrane ha dichiarato: “L’Universo in cui viviamo, che ci è stato dato, è
grande e bello”.
Quanti guai ho combinato.
Nel 2013 è facile sentir dire che le ideologie siano morte. È falso. Ce n’è una che ha trionfato e si chiama “mercato”. Si è imposta con un’abilità tale da farsi considerare una realtà di fatto, non una creazione e un artificio umani. Le sue leggi vengono scambiate per naturali e immutabili. Se ne dimentica l’arbitrarietà, tanto da impedire il pensiero di un’ideologia radicalmente alternativa. Il massimo a cui si aspira è un perfezionamento del sistema vigente. Quando Martino Lutero nasce nel 1483 (esattamente 530 anni fa) la Chiesa cristiana ha costruito in Europa un sistema enorme ed invasivo. Risquote tasse, amministra terreni, si avvale di servi della gleba, guida eserciti, incorona i sovrani, delega l’emanazione delle leggi, quando non l’emana direttamente. Ha il potere di scomunica dei sovrani, a cui le popolazioni credono sinceramente. Cosa più importante: a fronte del disgregamento del vecchio Sacro Romano Impero, la Chiesa mantiene la compattezza, è l’ultimo baluardo dell’unità europea. La Chiesa è sostanzialmente tutto il mondo conosciuto, uguale a se stesso da un millennio. Martino Lutero si affida sinceramente nelle mani della Chiesa, ma è ossessionato dall’osservanza delle regole. La corruzione dilagante nei piani alti dell’istituzione, ma anche la meschinità dei piccoli sacerdoti lo spingono ad una naturale, anche ingenua, ricerca di risposte. Ma come? Nessuno da anni pone più domande alla Chiesa. La Chiesa è il Mondo! Lui è solo un uomo. Ma l’ossessione di Martino è più forte della paura. Tanto più forte da fargli montare un inaspettato senso di ribellione, che lo fa soffrire fisicamente ancor prima che mentalmente. Tanto più forte da non saperne controllare le conseguenze… Le 95 tesi non è un’apologia di Martino Lutero. Non ne è una condanna.
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