sabato 15 febbraio 2014

"Schifosi" al Teatro Civico 14 di Caserta, regia di Rosario Sparno

CASERTA - Schifosi. L’orchestra vuota dall’opera omnia di David Foster Wallace, con Luca Iervolino, incursioni sonore Massimo Cordovani, disegno luci Riccardo Cominotto, foto Alessandra Basile, regia Rosario Sparno. Spettacolo al Teatro Civico 14 di Caserta, l'8 e il 9 marzo 2014, sabato e domenica, rispettivamente alle ore 21 e alle ore 19. “Cerco di dire solo che bisogna stare attenti ad assumere un atteggiamento stereotipato sulla violenza e l’abbrutimento. Anche nel caso delle donne. Che hanno le donne di tanto speciale?” Un personaggio si muove fra i membri della sua famiglia. Le sue radici. L’orchestra che ha creato la musica della sua esistenza.

Si muove fra abiti vuoti, radici  secche, un’ orchestra senza musicisti perchè la musica suonata è una melodia che non ha suono.
L’ apparenza, la finzione, la negazione della verità, che deve a tutti i costi trasmettere all’esterno il migliore dei mondi possibili sono resi sulla scena  da abiti pronti per essere indossati,  per meglio apparire: buoni padri, buone madri, buoni figli; nessuna musica sarà suonata, nessuna corda vibrerà, nessun sentimento lasciato andare.
I nostri Schifosi sono  personaggi torbidi, divertenti quanto autenticamente amorali che si confessano attraverso un originale, candido e violento linguaggio quotidiano e che raccontano la loro realtà. Una visione del mondo che  con sgomento potremmo scoprire  anche  nostra.
Protagonisti incapaci di “dare” gratuitamente, di donare, terrorizzati  dalla verità, che mantengono i rapporti sociali solo perché sai non si sa mai, in fondo….
Una madre ambiziosa, decisa, disperatamente, a mostrarsi amorevole; un padre frustrato e moribondo che implora una indecente cortesia; un figlio che smette di recitare il ruolo del figlio perchè sa che gli altri sanno che lui sa che gli altri sanno.
Accompagnati dalle “note disturbanti” di Massimo Cordovani, si ascoltano parole che sono delle vere e proprie rivelazioni. I componenti di questa famiglia “normale” raccontano, dissacrandolo, il loro rapporto con gli altri e soprattutto con se stessi.
“La verità ti renderà libero. Ma solo quando avrà finito con te”.

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