lunedì 5 maggio 2014

Al Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni “Casertanus sabellicus - La paleontologia in Terra di Lavoro”

MADDALONI - Momento Istituzionale di Forte Impulso Culturale è previsto il prossimo 6 maggio 2014 presso il monumentale Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni, alle ore 16,30 nella nota Sala “Luigi Settembrini”.
“Casertanus sabellicus - La paleontologia in Terra di Lavoro” questa la tematica che vedrà coinvolgere illustri accademici nel ricordo ed in onore del professore Giuseppe Casertano. L’evento è un importante seminario a livello regionale in onore del prof. Giuseppe Casertano, già docente di Scienze Naturali presso il Liceo Classico “Giordano Bruno” di Maddaloni, il quale poco prima di morire donò alla facoltà di Paleontologia dell'Università di Napoli un'importante raccolta di fossili da lui scoperta presso il Monte Fallano (tra i comuni di Castel di Sasso e Pontelatone) risalenti al Medio-Mesozoico. Alcuni di questi reperti sono oggetto di un saggio internazionale pubblicato in questo mese presso una rivista scientifica tedesca.
“La Campania, terra di meraviglie artistiche ed archeologiche, merita oggi un posto d‟onore anche per le sue risorse geo-paleontologiche.- si legge nella brochure di invito - In questo campo la nostra regione ha una lunga tradizione di studio e ricerca tenuta viva fin dagli inizi dell‟ 800 da geologi e naturalisti come Scipione Breislak e Oronzo Gabriele Costa. La speculazione scientifica sui fossili della Campania subì però un‟interruzione verso fine secolo, per poi riprendere nel „900 con rinnovato vigore nell‟Ateneo Napoletano, grazie a illustri personalità scientifiche come Francesco Bassani e Geremia D‟Erasmo. E‟ però soprattutto nell‟ultimo ventennio che questa regione si è rivelata estremamente ricca di emergenze paleontologiche del tipo “Fossil lagerstätten”, termine usato da A.Seilaker nel 1970 per classificare giacimenti fossiliferi particolarmente ricchi, in grado di fornire un gran numero di informazioni sulle antiche biosfere e sugli ambienti di vita del passato”.
“Oltre a quello dei ricercatori addetti ai lavori, spesso è di enorme importanza il lavoro svolto da  appassionati e cultori della Paleontologia e delle Scienze Naturali, - continua la presentazione - quale fu il professore Giuseppe Casertano. La sua passione per la ricerca sul campo ed in laboratorio lo condusse infatti a collaborare con i ricercatori dell‟Università di Napoli nelle operazioni di scavo e studio dei reperti fossili, ritrovando egli stesso in molte occasioni esemplari di grande interesse scientifico. Grande attenzione e numerosissime giornate di scavo furono dedicate dal professore Casertano al sito paleontologico di età cretacea di Profeti (CE), tra i nuovi siti campani forse quello di maggior rilevanza per ricchezza, varietà e qualità di conservazione del materiale fossile. Grazie ai reperti raccolti, è stato possibile identificare nuovi generi e nuove specie di pesci, crostacei e piante”. 
La manifestazione vede il saluto introduttivo del professore Michele Vigliotti, rettore del Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni.
Seguiranno le relazioni: 
“Giuseppe Casertano: docente e uomo di scienza”: professore Alfredo Omaggio – professore Giampaolo Graziano 
“Il Museo di Paleontologia del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche, custode della 
memoria”: dottoressa Maria Carmela del Re - Museo di Paleontologia - C.M.S.N.F. - 
Università degli Studi di Napoli “Federico II” 
“I giacimenti fossiliferi della Campania e il contributo alle ricerche di Giuseppe Casertano”: 
dottore Sergio Bravi - Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse - 
Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

Nessun commento:

Posta un commento