sabato 21 dicembre 2013

Delinquenti al "Don Gnocchi" di Maddaloni. I docenti: ci possono ferire ma non sconfiggere

MADDALONI - CI POSSONO FERIRE, MA NON SCONFIGGERE!
Noi docenti dell’Istituto “don Gnocchi” di Maddaloni, all’unanimità, condanniamo l’ennesimo atto delinquenziale commesso ai danni della Scuola.
In questi giorni il nostro Istituto è stato di nuovo violato ed oggetto di episodi di inaudita gravità, tali da rendere impossibili l’esercizio del diritto-dovere di tutti alla formazione ed al lavoro.

Il “don Gnocchi” da sempre è stato, e vuole essere, un punto di riferimento per la promozione e la crescita socio-culturale del territorio, configurandosi come “la Scuola” dell’accoglienza e delle risposte alle esigenze  e alle richieste della Comunità.
Bisogna rilevare che, negli ultimi anni, anche se più volte sollecitati, gli organi preposti alla gestione e alla sicurezza, non hanno dato risposte adeguate e tempestive per prevenire e risolvere i problemi relativi alla vigilanza e alla sicurezza.
Oggi più che mai, sebbene feriti, non vogliamo e non possiamo smettere di credere nella collaborazione e nel sostegno di Quanti hanno il dovere di concorrere al successo formativo delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi.
Ad essi tutti direttamente ci rivolgiamo.
“Cari ragazzi e care ragazze, 
la nostra scuola è stata ancora una volta bersaglio di atti vandalici che l’hanno deturpata, sfregiata e ci hanno costretto a interrompere il nostro lavoro.
Noi non crediamo, non vogliamo credere, ci rifiutiamo di credere che possa esserci stato il coinvolgimento di qualcuno di voi, di voi che siete le vere vittime di gesti così vili e criminali.
Perché la scuola, non dimenticatelo mai, è per voi. E’ il luogo nel quale noi tutti lavoriamo insieme perché voi possiate formarvi nel modo migliore, scoprendo le vostre attitudini e valorizzando e potenziando le vostre doti.
Noi non siamo su fronti opposti, ma “sulla stessa barca”, per voi.
La scuola è vostra, chi danneggia l’Istituto colpisce in primo luogo voi, vi fa del male.
Del resto voi stessi, nel periodo delle recenti agitazioni, malgrado alcune intemperanze, avete dimostrato di rispettarlo nella sua struttura, ne avete avuto cura.
Cerchiamo, ragazzi, di reagire dimostrando che siamo più forti di chi vuole colpirci, che vogliamo lavorare, che voi volete venire a scuola, relazionarvi con serenità e spirito di collaborazione tra voi e con noi, dimostrate di essere consapevoli che la scuola è un bene prezioso, che gli atti di vandalismo sono espressione non di forza, ma di vigliaccheria e di stupidità.
Pensate che, per una beffarda coincidenza, sono stati dati alle fiamme anche dei libri proprio il giorno in cui sarebbe dovuto partire l’atteso servizio prestiti della nostra Biblioteca. Che amarezza!
Chi brucia i libri s’illude di bruciare il pensiero, ma la storia c’insegna che finora non ci è riuscito e noi siamo fiduciosi che non ci riuscirà neanche questa volta.
Coraggio, ragazzi”!         

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