sabato 21 dicembre 2013

"Il bacio del pane" dello scrittore Carmine Abate

Voglia di vita con mare, baci di fuoco e corse in motorino
Nel libro "Il bacio del pane" dello scrittore Carmine Abate

SANTA MARIA A VICO - «Ero un bambino, il nonno non mi aveva mai punito prima di allora, eppure non avevo pianto, non piangevo se capivo di avere sbagliato. Avevo ripreso il panino e, soffiata via la polvere, lo avevo baciato […]». Una storia gustosa, insaporita dei sapori e degli odori della cucina mediterranea e in cui la voglia di vita si esprime attraverso mare, baci di fuoco e corse sfrenate in motorino. Due ragazzi distesi all’ombra; vento in faccia e, negli occhi, i paesaggi di Calabria, regione unica per bellezza e problematicità.
Delicato come una canzone di Lucio Battisti, leggero come una ballata della Banadabardò. “Il bacio del pane” (Mondadori) è l’ultimo importante tassello della già brillante produzione letteraria di Carmine Abate: un libro – che arriva dopo “La collina del vento”, Premio Campiello 2012 – in cui attraverso il racconto dell’indimenticabile estate di una comitiva di giovani amici emerge un ritratto dignitoso della Calabria («Meglio pane nivuro, che nivuro pane») sullo sfondo di un paese, l’Italia, flagellato dalla prepotenza di uomini che si dedicano con professionalità alla rovina di altre esistenze. I romanzi di Abate parlano di viaggi tra i luoghi dell'anima e di questo mondo. Nato a Carfizzi, paese arbereshe della provincia di Crotone. Giovane e laureato si trasferisce ad Amburgo e racconta i «germanesi», cioè gli italiani emigrati in terra tedesca. Oggi vive in Trentino «per addizione»: la sua scrittura è sintesi del suo essere calabrese, meridionale, italiano, trentino, europeo e tante altre cose. Tutte insieme.

Titolo: Il bacio del pane
Autore: Abate Carmine
Anno di pubblicazione: 2013
Pagine: 176
Editore: Mondadori  (collana Libellule)

di Igino Camerota

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