mercoledì 26 marzo 2014

Abolizione delle Province, D'Anna (Gal): Renzi mette la cromatina su scarpe vecchie, invece chiudiamo i carrozzoni parastatali

ROMA - "Il governo arriva qui con un provvedimento in cui si cassano le Province solo per iniziare a chiamarle città metropolitane sostenendo che cambiando l'ordine degli addendi la somma cambia, ma la somma non cambia e il presidente del Consiglio mi ricorda la Madame Verdurin di Proust che non potendo cambiare le cose quando andava a Parigi e ritornava si cambiava semplicemente il cappellino. Renzi mette la cromatina su scarpe vecchie e logore che sono quelle dello statalismo e della burocrazia impantanata che però sempre così rimane".
Così il senatore Vincenzo D'Anna, vicepresidente del gruppo Grandi autonomie e libertà,  intervenendo, nell'Aula di Palazzo Madama, durante la discussione generale sul ddl Delrio per riformare le Province.
"Invece di porci il problema di modificare il Titolo V  e destatalizzare - ha aggiunto D'Anna - di dare una forma più snella allo Stato che sia meno costosa, meno burocratica e ridondante partiamo dalla coda a ridisegnare un anello della catena solo perché la vulgata è quella di dire aboliamo le Province, stiamo tagliando le spese. E' come la storiella del taglio dei parlamentari, visto che anche qui la ricaduta economica è ridicola. Dovremmo invece chiudere i carrozzoni parastatali che portano in dote centinania e centinaia di milioni di euro di deficit. Analogo provvedimento fu fatto con l'accorpamento territoriale delle Asl, ma il deficit sanitario e il servizio reso ai cittadini non è certamente migliorato. Alla luce di tutto questo non credo che questa trasformazione pseduo-copernicana delle Province in città metropolitane possa dare risparmio alcuno".

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