giovedì 20 febbraio 2014

Alla Reggia di Caserta, Vanvitelli segreto i suoi pittori da Conca a Giaquinto - la Cathedra Petri. Mostra ideata da Paola Raffaella David

CASERTA - Sarà inaugurata martedì 4 marzo 2014, alle ore 16, la mostra Vanvitelli segreto i suoi pittori da Conca a Giaquinto - la Cathedra Petri, ideata da Paola Raffaella David, già Soprintendente BAPSAE di Caserta e Benevento, curata da Vega de Martini e Francesco Petrucci e promossa dal Centro Europeo per il Turismo. L’esposizione, allestita negli Appartamenti storici del Palazzo Reale di Caserta, è incentrata su due aspetti della produzione di Luigi Vanvitelli: “inventore” di opere di arte decorativa e pittore. Il primo aspetto è rivelato dal Trono di San Pietro, imponente manufatto tardo-barocco in marmo di Carrara a metà strada tra scultura e arte decorativa, ideato da Vanvitelli per la Basilica Vaticana.

Il trono, commissionato da Benedetto XIV nel 1754, venne rifiutato dai canonici della basilica per il carattere esuberante rispetto alla celebre statua bronzea attribuita ad Arnolfo di Cambio. 
La mostra espone il suo bellissimo modello in terracotta e stucco dorato conservato presso la Fabbrica di San Pietro.
Nell’ambito della pittura viene esposto per la prima volta il Ritratto di Gaspar van Wittel, il famoso vedutista olandese padre di Luigi Vanvitelli, concesso in prestito dall’Accademia Nazionale di San Luca.
In mostra anche dipinti degli artisti più stimati da Vanvitelli, collaboratori in alcune sue opere: Sebastiano Conca che fu chiamato da Vanvitelli a Napoli per importanti commissioni; Corrado Giaquinto, uno dei massimi pittori del rococò, trasferitosi a Napoli dopo il soggiorno in Spagna come primo pittore di Corte.
Nel filone classicista degli artisti stimati o attivi a fianco di Vanvitelli, vanno annoverati Pompeo Batoni, successore del Conca come caposcuola del 700 romano, e Anton Raphael Mengs, padre del Neoclassicismo.



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