venerdì 2 maggio 2014

Quale futuro per le imprese casertane nello scenario europeo? Confesercenti Caserta porta le risposte dei politici

La Confesercenti provinciale di Caserta incontra i candidati al Parlamento Europeo. Quale futuro per le imprese casertane nello scenario europeo? Il 7 maggio 2014, ore 10, presso l’Hotel dei Cavalieri, Piazza Luigi Vanvitelli, 12, Caserta.
La Confesercenti provinciale di Caserta incontra i candidati al Parlamento Europeo di Forza Italia, PD, NCD – Udc, Fratelli d’Italia, L’altra Europa. Confesercenti promuove con i candidati un confronto ed un dibattito sulle prospettive di sviluppo del commercio, del turismo, sul ruolo delle donne imprenditrici in Europa, sul rilancio delle PMI nello scenario europeo, sui processi di internazionalizzazione, sulla libertà d’impresa e la lotta al fenomeno dell’abusivismo e della contraffazione, nonché sui metodi e gli strumenti per l’accesso al credito.
INTERVENGONO:
MAURIZIO POLLINI 
Presidente provinciale Confesercenti Caserta
Emma Taricco 
Presidente provinciale Assoturismo/Confesercenti
Pasquale Giglio 
Direttore Regionale Confesercenti Campania
MODERA: 
Gennaro Ricciardi
Coordinatore provinciale Confesercenti Caserta
Confesercenti promuove con i candidati un confronto ed un dibattito sulle prospettive di sviluppo del commercio, del turismo: Il Commercio ed il turismo rappresentano in Provincia di Caserta un comparto di circa 45.000 imprese. Di cui oltre il 90% è composto da piccole, micro e piccolissime imprese. Ai candidati chiederemo quali politiche metterà in campo il nuovo Parlemto Europeo per garantire stabilità e viluppo alla “spina dorsale” del nostro Paese Italia e della nostra Provincia di Caserta. 
Il ruolo delle donne imprenditrici in Europa, in provincia di Caserta ci sono 25.000 imprese guidate da donne o con una prevalente presenza di donne. Sappiamo che la donna, ancora oggi, affronta difficoltà di natura pratica per affermarsi nel campo lavorativo e nella conduzione derlla vita quotidiana dovendosi dividere spesso nel ruolo di imprenditrice, madre, moglie e guida della casa. Gli incentivi fin ora messi in campo hanno portato scarsi risultati. Confesercenti chiede una programmazione politica concreta che porti alla parità di ruoli tra uomo e donna. 
I processi di internazionalizzazione. La globalizzazione, internet, sono questi fenomeni che hanno abolito o quantomeno ridotto le distanze tra un Paese e l’altro, tra una cultura e l’altra. L’Italia e la provincia di Caserta hanno un ,patrimonio affascinante agli occhi dei clienti stranieri. Bisogna sostenere i processi di internazionalizzazione per poter immaginare che una piccola azienda che produce e commercializza un proprio prodotto (alimentare o non alimentare che sia) possa avere tranquillamente clienti in tutto il mondo. 
Sulla libertà d’impresa e la lotta al fenomeno dell’abusivismo e della contraffazione, la Confesercenti da anni conduce una battaglia senza sconti. Gli imprenditori devono poter agire in una terra libera da vincoli negativi. Giudichiamo positivi i risultati raggiunti fin qui sui temi della lotta all’usura e a fenomeni ancor più gravi quali il racket, ma bisogna fare ancora tanto per quanto concerne la contraffazione e l’abusivismo. Non possiamo assolutamente immaginare che i nostri operatori del commercio su aree pubbliche devono rispettare le stesse regole di un collega di Parigi, quando qui a Caserta e provincia lungo il perimetro delle fiere agiscono indisturbati i venditori ambulanti abusivi che propinano al clienti merce contraffatta. 
Bisogna infine rivedere i metodi e gli strumenti per l’accesso al credito - continua ancora la nota di Confesercenti Caserta -. Le banche devono ritornare al loro ruolo originale, oggi invece sono dei mostri sacri che offrono poca disponibilità ai clienti. Abbiamo un sistema al collasso, con migliaia di imprenditori e famiglie che rischiamo di vedere sacrificati gli sforzi di una vita intera e che spettano mesi e mesi per un piccolo fido che spesso viene anche rifiutato per meri cavilli. Senza credito oggi le imprese non possono andare avanti. Aiutiamo le imprese, snelliamo la burocrazia e abbassiamo i tassi di interessi sui prestiti ed i mutui.

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