venerdì 25 luglio 2014

Vescovo D'Alise: mi chiamò il Papa e mi disse che voleva venire a Caserta. Nostra terra violentata con la connivenza di tanti

CASERTA - «È stata una sorpresa, mi hanno chiamato sul telefonino: "Sono Papa Francesco, voglio venire a Caserta". Era proprio il Papa e io - racconta il vescovo di Caserta, Giovanni D'Alise, al Tg3 Campania - non avrei mai immaginato che il Papa mi chiamasse direttamente. La ricchezza più grande del Pontefice è la sua umanità. Viene da noi per intrecciare rapporti, la criminalità qui ha fatto anche altri danni che toccano la salute delle persone. I bambini hanno rischiato e rischiano la vita, la nostra terra, in qualche modo con la connivenza di tanti, è violentata. A Caserta non si paga niente, ma con il Papa tutto si può trovare. I giovani vengano per trovare la gioia».

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