mercoledì 9 aprile 2014

Corruzione e appalti. Ecco come al Comune di Santa Maria a Vico spariscono le tracce nella documentazione prodotta ai carabinieri il 21 gennaio 2014

SANTA MARIA A VICO - Nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto, questa mattina, dell’assessore e vicesindaco del Comune di Santa Maria a Vico, Ernesto Savinelli, e del dirigente Pio Affinita per gare di appalto da quattro milioni di euro in favore di Angelo Grillo, c'è anche una misteriosa sparizione di atti pubblici. Grillo voleva a tutti i costi il servizio di igiene urbana del Comune santamariano.

Ecco ciò che avviene negli uffici del Comune di Santa Maria a Vico, dagli atti degli inquirenti. Il 16 gennaio 2014 i carabinieri di Caserta chiedono al Comune di acquisire la documentazione relativa alla gara di appalto. In giornata gli inquirenti intercettano due telefonate dal cellulare di Affinita, responsabile del procedimento. La prima telefonata è registrata alle ore 13.32. Giovanni chiama Affinita il quale riferisce di avere un faldone abbastanza grande che deve essere fotocopiato e vi sono dati sensibili per cui deve essere presente anche lui quando verrà fotocopiato. Rispondendo a domanda del suo interlocutore, Pio precisa che deve essere fatto fra venerdì e sabato. Giovanni chiede se vogliono farlo sabato mattina, ma Pio propone venerdì mattina, precisando che devono essere soli e non deve vedere nessuno, in quanto vi sono dati sensibilissimi. La seconda telefonata conferma l’appuntamento per il giorno dopo.
"Ebbene scrive il gip Isabelli Iaselli - deve essere sottolineato che la urgenza e la riservatezza delle copie da fare non impediscono all’Affinita di far ricorso, per un supporto materiale, ad Antonio Carfora, ovvero il fedele collaboratore al corrente dei suoi segreti personali. Ed è significativo che la urgenza di effettuare copie di un fascicolo con dati sensibilissimi emerga proprio dopo aver  ricevuto notizia della richiesta dei carabinieri i quali avevano solo chiesto di acquisire atti di una gara di appalto, per definizione pubblici perché soggetti al controllo di chi vi ha interesse”. 
I carabinieri. Dagli atti acquisiti presso il Comune, risulta che la ditta Fare l’Ambiente partecipante alla gara ha stipulato “contratto di avvalimento” con la New Splash, al fine di ottenere i requisiti per la partecipazione. Si ritrovano le richieste alla Prefettura di Caserta per la certificazione antimafia ed alla Agenzia delle Entrate in ordine alla regolare posizione contributiva. Il Comune di Santa Maria a Vico presenta la richiesta all’Agenzia delle Entrate in data 18.09.2013 ed in data 19.09.2013, riceve la risposta da cui risulta la non regolarità dei pagamenti delle imposte e tasse, con la specificazione tuttavia della esistenza di contenzioso in atto. I carabinieri il 5 febbraio 2014 effettuano un controllo presso l’Ufficio Territoriale di Santa Maria Capua Vetere dell’Agenzia delle Entrate, gli investigatori hanno modo di constatare che il Comune santamariano per la New Splash aveva presentato richiesta già in data 24.07.2013 all’Agenzia delle Entrate in merito alla regolarità dei pagamenti delle imposte e tasse ed il successivo 27.07.2013 l’Ente aveva trasmesso al Comune l’attestazione di non regolarità del pagamento delle imposte e tasse, specificando “sussistono irregolarità definitivamente accertate rispetto agli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse ….”. "Ebbene - scrive il gip - della prima richiesta rivolta all’Agenzia delle Entrate a firma del RUP Pio Affinita e della prima negativa risposta spariscono le tracce nella documentazione prodotta ai carabinieri il 21.1.2014. Questi due atti sono spariti e così risulta un’unica richiesta, ovvero quella del 18.09.2013, successiva guarda caso, al tardivo ricorso presentato dalla New Splash”.

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