lunedì 9 giugno 2014

Quasi la metà delle donne disoccupate nella provincia di Caserta con solo una licenza media

CASERTA - Per la  Giornata dell'Economia e Giornata della Trasparenza e Anticorruzione la Camera di commercio di Caserta traccia un quadro della situazione occupazionale delle donne e dei giovani ed il ruolo della cooperazione in provincia di Caserta. Tra le altre indicazioni presenti nei vari focus, ci sono anche le caratteristiche delle donne disoccupate nella provincia.

Un primo elemento che emerge è che il livello di istruzione, pur non rappresentando un’assicurazione contro la disoccupazione, costituisce comunque un fattore che sembra aumentare le probabilità di reperimento di un posto di lavoro. Lo proverebbe il fatto che quasi la metà delle donne disoccupate nella provincia di Caserta ha solo una licenza media (42,6%), sebbene non siano poche le donne casertane disoccupate che hanno un titolo di scuola superiore (31%) o una laurea (20,9%).
Rispetto ai dati nazionali, si nota che fra le lavoratrici disoccupate vi sono a Caserta più laureate (20,9%) che nel resto d’Italia (15,6%). Per contro, a Caserta vi è una minore presenza, tra le donne disoccupate, di diplomate di scuola superiore (31% a Caserta; 47,5% in Italia), ed una maggiore presenza di persone con un diploma di scuola inferiore (42,6% a Caserta; 31,8% in Italia).
Il 10,2% della popolazione femminile potenzialmente attiva con una laurea è disoccupata, mentre tale percentuale risulta più bassa sia in Campania sia in Italia. Addirittura sembrerebbe che solo il 3% della popolazione potenzialmente attiva con licenza elementare risulti disoccupata nella provincia casertana. Tuttavia, va detto che questi valori sono percentuali, e bisogna quindi - secondo la Camera di commercio - considerare che la consistenza del denominatore è sicuramente più ampia nel caso di titoli meno elevati, e questo spiega la minore percentuale di donne disoccupate attribuita alle fasce con un titolo di studio più semplice.
Inoltre va considerato che più modesto è il titolo di studio, minore sarà, probabilmente, la ricerca attiva di un posto di lavoro, e quindi l’ingresso nel novero dei disoccupati, che costituisce il numeratore del rapporto che determina il tasso di disoccupazione.
In effetti non bisogna dimenticare che Caserta registra un modesto (anche se crescente) tasso di occupazione e di attività, a riprova che buona parte della popolazione femminile potenzialmente 
attiva non partecipa al mondo del lavoro.

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