lunedì 24 febbraio 2014

Cisl Caserta informa sullo studio degli alunni stranieri, serve la collaborazione degli Enti locali con progetti mirati

CASERTA - La Cisl scuola di Caserta rende noti a si sofferma su alcuni punti del testo del Miur relativo allo studio degli alunni stranieri e ai nuovi comiti che devono assumere i Comuni, la Provincia e la Regione. Nell'avviso del Ministero sono particolarmente sottolineati alcuni punti cruciali. Tra questi le attività di sostegno linguistico che costituiscono una delle chiavi per un’inclusione efficace.
Nel richiamare la specificità dell’insegnamento della lingua italiana come lingua seconda, si suggerisce, nella prima fase di inserimento, di prevedere 8/10 ore settimanali per 3/4 mesi di insegnamento, anche grazie alla collaborazione di Enti locali e con progetti mirati. Ma è comunque essenziale l’inserimento nella classe di appartenenza e l’uso di laboratori linguistici, secondo un metodo integrato. Va da sé che sulla concreta fattibilità di questi interventi è lecito nutrire qualche dubbio, dal momento che le scuole sono costrette a fare i conti con risorse di organico a stento sufficienti a coprire il fabbisogno ordinario e considerato lo scarso apporto che ci si può attendere dagli enti locali, visto lo stato di difficoltà in cui versano specie nelle aree territoriali di più marcata criticità.
Le Linee guida dettagliano le fasi del sostegno linguistico e sollecitano inoltre, anche nei confronti dei genitori degli alunni stranieri, l’uso di facilitatori come ad esempio materiali plurilinguistici o la presenza di mediatori linguistici nei rapporti con la scuola.
Ulteriori indicazioni sono inoltre fornite per la valutazione degli alunni stranieri, con l’affermazione dell’equivalenza rispetto a quella degli alunni italiani e nello stesso tempo della necessità di prestare attenzione “alla cultura, alla storia e alle competenze in italiano di ciascun alunno”, adattando gli strumenti e le modalità della valutazione stessa.
Infine non mancano richiami alla formazione dei docenti ed alla necessità che il tema dell’inserimento degli alunni stranieri sia affrontato in un’ottica di interculturalità ed entro una logica di costruzione di reti anche non solo strettamente territoriali.

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