sabato 1 marzo 2014

Al Duel Village la cittadinanza casertana in attesa del verdetto dell'Academy per l'Oscar a Toni Servillo

CASERTA - Domenica 2 marzo 2014 a partire dalle ore 10 in via Borsellino a Caserta una mattina da Oscar. Al Duel Village la cittadinanza in attesa del verdetto dell'Academy che sarà pronunciato nella notte di lunedì. In sala due dei film che si contendono le pregiate statuette dell'Oscar. Si parte alle ore 10 con la proiezione di 'A proposito di Davis' di Ethan e Joel Coen, due nomination, e a seguire - intorno alle 11.45 circa - '12 anni schiavo' di Steve McQuenn, candidato a ben 9 statuette.
Nel corso della mattinata gli spettatori potranno partecipare anche al TotoOscar, promosso dall'associazione Caserta Film Lab, e concorrere così alla vincita di premi messi in palio per l'occasione. Seguirà un buffet. E' prevista una speciale formula di abbonamento per la maratona mattutina.
TRAME
A PROPOSITO DI DAVIS
La vita di un giovane cantante folk nella scena musicale del Greenwich Village del 1961. Llewyn Davis è a un bivio. A New York, durante un rigido inverno, il giovane, con l'inseparabile chitarra alla mano, lotta per guadagnarsi da vivere come musicista, affrontando ostacoli che sembrano insuperabili - a cominciare da quelli che lui stesso ha creato. Sopravvive solo grazie all'aiuto di qualche amico o sconosciuto, accettando piccoli lavoretti. Le sue disavventure lo portano un giorno in un deserto Chicago Club per un'audizione di fronte a Bud Grossman...
12 ANNI SCHIAVO
La storia vera di Solomon Northup, che nel 1841, nonostante fosse un uomo libero, venne rapito e portato in una piantagione di cotone in Louisiana come schiavo, per rimanerci fino al 1853. Tutta colpa delle diverse leggi che regnavano negli Stati americani, per cui a Washington (dove avvenne il rapimento) la schiavitù era legale, a differenza di quello che succedeva a New York, città in cui viveva normalmente Northrup. Responsabili dei dodici anni di schiavitù dell'uomo furono due bianchi, che con l'inganno lo portarono nella capitale americana e poi lo privarono dei documenti che provavano il suo status di uomo libero.

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