sabato 1 marzo 2014

Taglio dei posti alla facoltà di Medicina, l'indignazione degli studenti del "Nino Cortese" e "Giordano Bruno" di Maddaloni

MADDALONI - In questi giorni le rappresentanze del Liceo Classico “Giordano Bruno” e del Liceo Scientifico “Nino Cortese” di Maddaloni si non unite per dare vita ad una petizione destinata a denunciare ed evitare che siano decurtati per Napoli e Caserta il numero dei posti a concorso per la facoltà di Medicina. Il presidente degli indirizzi liceali maddalonesi, il professore Michele Vigliotti, ha fatto propria questa iniziativa ed ha intenzione di inviarla alle autorità competenti.

“Diamo Voce al Nostro Futuro”, questo lo slogan con cui gli studenti liceali Maddaloni, che vedono come primi firmatari, gli alunni Antonio Bove, Domenico Papa, Tommaso Pelella e Liliana Palmieri, hanno aperto il documento petizione per la salvaguardia del diritto allo studio.
“L’ 8 aprile si terrà il concorso per gli aspiranti medici. Il bando quest’anno ha destato grande scalpore – si legge nel documento diffuso ed accluso alla petizione - il numero dei posti a concorso è stato notevolmente ridotto. A Napoli la Federico II ne perde 85 passando da 422 a 337 mentre la Seconda Università di Napoli ne perde 88 passando da 440 a 352” 
“Siamo indignati per questa decisione – contestano gli studenti - che ci riduce la possibilità di iniziare il nostro percorso universitario e realizzare così il nostro sogno. È assurdo se consideriamo che nel 2020 ci sarà una significativa carenza di medici. Pertanto i posti dovrebbero essere aumentati piuttosto che ridotti!”. 
“Quest’ esigenza nasce anche dalla volontà di rimanere nella nostra nazione e di evitare la già tanto discussa “fuga di cervelli” – conclude il documento - Sarebbe opportuno riportare il numero dei posti a quelli stabiliti per gli anni precedenti, già esiguo, perché tutti abbiamo diritto a pari opportunità!”
Sta iniziando a riscuotere successo l’iniziativa degli studenti maddalonesi e tutti coloro i quali volesse sottoscrivere la petizione possono farlo rivolgendosi alle presidenze degli istituti che hanno gli studenti promotori per verificare le modalità.

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