giovedì 15 maggio 2014

Cosentino deve rimanere in carcere. D'Anna (Gal): recluso per la sua attività politica, intervenga subito il ministro

SANTA MARIA A VICO - “Cosentino? Sconta il carcere per l’attività politica che ha svolto. Solleciterò nuovamente l’intervento del ministro di Giustizia”. Così il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Grandi autonomie e libertà commentando la sentenza del tribunale del Riesame di Napoli che conferma la carcerazione preventiva nei confronti dell’ex coordinatore campano del Pdl.

“Dopo otto anni di indagini e tre di processo - spiega D’Anna - non essendo emersa alcuna circostanza fattuale in grado di comprovare il legame tra gli ambienti malavitosi e Cosentino, gli si infligge il carcere preventivo perché questi ha ancora una dimensione politica ed un largo seguito di stima e considerazione negli ambienti politici della Campania. Insomma: le motivazioni della sentenza confermano in pieno il fatto che l’ex Sottosegretario sconti la galera preventiva solo ed esclusivamente per l’attività politica che ha svolto”.
E’ raccapricciante, per il parlamentare del Gal: “dover pensare che l’agire politico di un cittadino incensurato qual è Cosentino, possa determinare la condizione della privazione della libertà e ancor più lo è la considerazione che chiunque abbia interagito con lui possa aver favorito clan camorristici. Dal che si deduce che sarebbe doveroso indicare quali siano le circostanze e gli uomini che attualmente ricoprono cariche istituzionali, che si sono prestati a comportamenti così gravi”. “Ecco perché - conclude D’Anna - solleciterò ulteriormente il ministro della Giustizia a dare risposta all’interrogazione già presentata dal sottoscritto nei giorni scorsi perché accerti, con apposita ispezione, ipotesi tanto gravi ed inquietanti a carico di persone che rappresentano le istituzioni della Repubblica”.

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